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Terapia Manuale Integrata

Terapia Strumentale

TERAPIA STRUMENTALE

 

la terapia fisica è un trattamento riabilitativo eseguito per mezzo di apparecchiature Elettromedicali. Questa metodica ha inizio nel lontano 1930 per la cura di varie affezioni dell'apparato muscolo-scheletrico.

vi presento alcune delle più comuni terapie fisiche:

 

                                                       LE CORRENTI


GALVANICA: utilizzazione a scopo antalgico della corrente continua. I suoi effetti sono trofico, vasodilatatorie, e antalgiche. Vengono utilizzate per:


• Atrofie muscolari
• Nevralgie
• Lendinosi
• Infiammazioni legamentose
• Lombalgie e lombosciatalgie
• Mialgie
• Malattie reumatiche
• Artrosi e spondilolisi


Controindicazioni: presenza di pacemaker, lesioni cutanee nella zona di applicazione, lesioni neoplastiche

DIADINAMICHE: sono correnti antalgiche a bassa frequenza unidirezionali. Si possono avere cinque combinazioni:


1. corrente monofase fissa: ha uno scopo prevalentemente stimolante
2. corrente difase: ha un effetto analgesico
3. periodo corto: ha una azione stimolante e trofica
4. lungo periodo: ha una azione analgesica e decontratturante
5. sincopata


I suoi effetti sono: eccitomotori, antalgico, e vasomotorio. Indicazioni:


• ipertrofia e atrofia muscolare
• discopatie
• blocco articolare intervertebrale
• rachialgie
• distorsioni
• versamenti articolari
• edemi
• stiramenti muscolari
• contusione
• dolore fantasma
• mialgie
• nevralgie
• tendinite


Controindicazioni: presenza di pacemaker, lesioni cutanee in sede di applicazione, e alterazione della sensibilità locale

Ionoforesi

TENS: (trascutaneous electrical nerve stimulation): sono correnti antalgiche, per la sua semplicità possono essere usate dal paziente stesso. Lo scopo di questa corrente è quello di stimolare e sollecitare le fibre nervose afferenti della sensibilità tattile. Questa sollecitazione trasmette numerose informazioni di ritorno verso il corno posteriore del midollo spinale bloccando i segnali nonicettivi (quelli del dolore). Questo meccanismo è uguale a quello di riflesso, dopo un trauma viene sfregata istintivamente la zona dolorante. L’effetto della corrente è antalgico. Indicazioni: tutte le sindromi dolorose, anche non specificatamente dell’apparato muscolo-scheletrico.


Controindicazioni: presenza di pacemaker, lesioni cutanee oppure alterata sensibilità nella zona da trattare, superfice anteriore del collo per evitare il rischio di evitare lo spasmo laringeo, superfice laterale del collo per la presenza
dell’arteria carotidea

INTERFERENZIALI: queste correnti non causano effetti polari sui tessuti biologici. Attraversano facilmente la cute e danno effetti biologici diversi a seconda delle frequenze usate. A frequenze basse si ottiene effetti eccitomotorie, a frequenze più alte si ottengono effetti neurovegetativi di tipo simpaticolitico e un'azione analgesica. Indicazioni:


• distorsioni
• contusioni
• nevralgie
• periartrite
• epicondilopatie
• artrosi
• spondilosi


Controindicazioni: presenza di pacemaker, lesioni cutanee in sede di applicazione,processi infettivi, lesioni neoplastiche, tromboflebiti

Correnti diadinamiche

IONOFORESI: elettroterapia analgesica con corrente continua unidirezionale con la capacità di veicolare all'interno del corpo sostanze farmacologiche. L'effetto è antalgico, le sue indicazioni sono:


• nevralgie
• lombalgie e lombosciatalgie
• mialgie
• malattie reumatiche acute
• artrosi
• periartrite
• patologie post-traumatiche
• edemi


Controindicazioni: presenza di pacemaker, lesioni cutanee in sede di applicazione, lesioni neoplastiche, allergia al farmaco

TENS

                                                 MAGNETOTERAPIA 

 

la magnetoterapia è un genere di energia fisica che produce campi elettromagnetici pulsanti dati da un solenoide percorso da una corrente elettrica variabile. La magnetoterapia a bassa frequenza ha effetto biostimolante ad una frequenza di 55 60 hz ed una intensità di 100 120 volt. La magnetoterapia ad alta frequenza ha effetto antalgico ad una frequenza di 750 hz ed una intensità di 220 volt. Indicazioni:

 




• Ritardi consolidazione, Pseudoartrosi
• Osteomieliti
• Osteoporosi
• Piaghe ed ulcere vascolari



 

 

 

 Controindicazioni: Portatori di pacemaker e gravidanza.​

Magnetoterapia

                                            ULTRASUONOTERAPIA

 

l’utilizzo degli ultrasuoni in terapia fisica risale agli anni 30. Sono vibrazioni acustiche superiori a 17.000 cicli/secondo. Sfruttano l'effetto reciproco piezoelettrico del quarzo o di altri materaili, come il titanato di bario, cioè la proprietà di dilatarsi e di comprimersi (ossia di emettere vibrazioni) se sottoposti all'azione di cariche elettriche. L’interazione fra ultrasuoni e tessuti biologici crea in lineari massima quattro tipi di effetti:


• Meccanici: movimento dei liquidi, e aumento della permeabilità di membrana, e                            disgregazione delle fibre collagene.
• Termici: è correlata alla propagazione dell’energia ultrasonica all’interno dei tessuti.
• Chimici: determinano modificazioni del pH locale e della permeabilità di membrana.
• Cavitazionale: è la capacità degli ultrasuoni di generare, all’interno di un fluido, delle piccole        bolle di gas in esso disciolto, accompagnato da una loro possibile aumento dimensionale ed a    una conseguente possibile esplosione di queste ultime.


Gli ultrasuoni si possono applicare in tutte le patologie dell’apparato locomotore dove si ricerca un effetto antalgico:


• Tendinite
• Borsiti
• Coccigodinie
• Capsuliti
• Morbo di Dupley
• Artrosi
• Morbo di Dupuytren
• Ematomi organizzati
• Tessuti cicatriziali
• Contratture ecc…


Controindicazioni: Portatori di pace maker, soggetti in accrescimento, Miocardiosclerosi, Tumori.

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